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Chi è obbligato a rispettare il GDPR in ambito sanitario?
Tutte le strutture e i professionisti che trattano dati personali o sanitari sono tenuti a rispettare il GDPR. Questo include studi medici, cliniche, farmacie, case di cura, poliambulatori, laboratori di analisi e anche singoli specialisti.
Quali sono le sanzioni previste in caso di violazioni?
Le sanzioni possono arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo globale. Oltre all’aspetto economico, c’è il danno reputazionale: una violazione della privacy mina la fiducia di pazienti, clienti e partner.
Cosa succede se utilizzo modelli precompilati trovati online?
Spesso questi modelli sono generici, obsoleti o non adatti al tuo specifico contesto. Il rischio è quello di fornire informative errate, non aggiornare i consensi o non rispettare gli obblighi documentali, esponendoti a controlli e sanzioni.
Sono obbligato a nominare un DPO (Data Protection Officer)?
Non tutte le realtà sanitarie devono avere un DPO, ma molte sì. La nomina è obbligatoria quando il trattamento dei dati è su larga scala o sistematico. Con OkPrivacy ti aiutiamo a capire se è necessario e, se serve, ti forniamo un servizio DPO esterno qualificato.
La mia struttura è piccola: devo comunque adeguarmi?
Sì. Anche le realtà più piccole (come studi medici o farmacie) trattano dati sensibili e devono rispettare il GDPR. La legge non fa distinzioni in base alle dimensioni, ma in base al tipo di dati trattati.
Cosa prevede il servizio OkPrivacy?
Il nostro servizio comprende:
- Audit iniziale personalizzato
- Redazione del Registro dei Trattamenti
- Assistenza nella creazione o aggiornamento delle informative
- Formazione obbligatoria per tutto il personale
- Consulenza legale continua
- Supporto per cookie, videosorveglianza e gestione dei consensi
- Servizio DPO esterno (se richiesto)
Offrite anche corsi di formazione privacy obbligatoria?
Sì. La formazione in materia di protezione dei dati è un obbligo previsto dall’art. 39 del GDPR per il personale che tratta dati personali sotto l’autorità del Titolare o del Responsabile del trattamento. La formazione è dunque un obbligo di legge e rappresenta una delle prime voci controllate in caso di ispezione. Offriamo percorsi personalizzati e certificati.
Cosa posso fare per sapere se sono a rischio?
Puoi iniziare con il nostro check-up preliminare o usare il nostro Sanzionometro, uno strumento online che in pochi minuti ti aiuta a capire il tuo livello di rischio. Poi potrai decidere se attivare un piano di adeguamento su misura.
Posso affidarmi a OkPrivacy anche se ho già fatto qualcosa in passato?
Assolutamente sì. Il GDPR è in continua evoluzione e molte strutture che pensano di essere in regola non lo sono più. Con OkPrivacy aggiorniamo, integriamo o correggiamo ciò che hai già fatto, senza farti ripartire da zero.
Cosa differenzia OkPrivacy dagli altri servizi GDPR?
La nostra forza è l’esperienza nel settore sanitario: conosciamo le criticità specifiche di chi tratta dati sanitari ogni giorno. In più, lavoriamo con un partner internazionale specializzato in cybersecurity per garantirti un’assistenza tecnica, legale e organizzativa ai massimi standard europei.
GDPR e Privacy
Cos’è il GDPR e come si applica al settore sanitario?
Il GDPR (Regolamento UE 2016/679) disciplina la protezione dei dati personali. Nel settore sanitario si applica con particolare attenzione ai dati comuni e particolari come quelli relativi alla salute.
Cosa sono i dati sanitari e perché sono considerati “particolari”?
I dati sanitari includono tutte le informazioni relative alla salute fisica o mentale di una persona. Sono “particolari” perché richiedono maggiori tutele in quanto rivelano aspetti molto intimi della vita del paziente.
Quali sono gli obblighi di una struttura sanitaria in materia di privacy?
Oltre all’informativa e al consenso, le strutture devono garantire la sicurezza dei dati, tenere il registro dei trattamenti, designare un DPO se necessario e predisporre misure tecniche e organizzative adeguate.
Chi è il DPO e quando è obbligatorio nominarlo?
Il DPO (Data Protection Officer) è una figura di garanzia e consulenza. È obbligatorio per tutte le strutture sanitarie pubbliche e per quelle private che trattano dati su larga scala.
Come si gestisce correttamente il consenso del paziente?
Il consenso deve essere informato, libero, specifico e documentato. In alcuni casi (come l’emergenza sanitaria) può non essere necessario, ma va sempre valutato attentamente.
Quali rischi si corrono in caso di violazioni della privacy in ambito sanitario?
Si va da sanzioni economiche (fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo) a danni reputazionali, fino a potenziali azioni legali da parte dei pazienti.
Cosa fare in caso di data breach (violazione dei dati)?
È obbligatorio notificare il Garante entro 72 ore, valutare il rischio per gli interessati e, se necessario, informarli. Serve anche un registro interno dei data breach.
Serve un registro dei trattamenti anche per piccoli studi medici o farmacie?
Sì, se si trattano dati sanitari su base regolare e sistematica. Anche le piccole realtà devono tenerlo aggiornato per rispettare il principio di accountability.
Come posso verificare se la mia struttura è in regola con il GDPR?
Attraverso un audit privacy professionale, che analizza la documentazione, le procedure e le misure di sicurezza adottate, individuando eventuali non conformità.
Fornite supporto per adeguarsi al GDPR in sanità?
Sì. Offriamo consulenza completa: analisi iniziale, redazione documentale, formazione, assistenza continua e nomina del DPO, se necessaria.