Cosa cambia per le farmacie con la nuova legge sull'Intelligenza Artificiale

Cosa cambia per le farmacie con la nuova legge sull'Intelligenza Artificiale

 

Con l’entrata in vigore della Legge 132/2025, la gestione dell’intelligenza artificiale entra ufficialmente anche nel mondo delle farmacie.
Una novità che non riguarda solo i grandi sistemi ospedalieri o la ricerca clinica, ma tocca da vicino le attività quotidiane di farmacisti e titolari, chiamati a garantire trasparenza, sicurezza e correttezza nell’uso dei nuovi strumenti digitali.

AI in farmacia: opportunità e responsabilità

L’intelligenza artificiale è già una realtà per molte farmacie: analisi predittiva dei consumi, gestione automatizzata dei magazzini, chatbot per il supporto al cliente, sistemi di fidelizzazione basati sui dati.
Con la nuova legge, però, questi strumenti diventano soggetti a regole più stringenti.

L’articolo 13 della Legge 132/2025 stabilisce che l’uso dell’AI nelle professioni intellettuali – tra cui rientra a pieno titolo quella del farmacista – deve essere strumentale e di supporto all’attività umana, non sostitutivo.
Ciò significa che le decisioni e le valutazioni devono sempre restare in capo al professionista, che ne mantiene piena responsabilità.

Il nuovo obbligo informativo verso i clienti

La novità più rilevante è l’introduzione dell’obbligo di informazione sull’uso dell’intelligenza artificiale.
Ogni volta che un sistema di AI viene utilizzato per fornire un servizio o una consulenza (ad esempio un consiglio automatico su integratori o terapie da banco), il farmacista deve informare chiaramente il cliente.

L’obiettivo è mantenere la fiducia e garantire che l’AI venga percepita come un supporto, non come una sostituzione del giudizio professionale.

Secondo la norma, l’informativa deve essere “chiara, semplice ed esaustiva”.
È quindi consigliabile aggiornare la documentazione interna e i moduli informativi, specificando:

  • se e come vengono utilizzati sistemi di AI;
  • con quali finalità;
  • e che il farmacista resta sempre il referente responsabile delle valutazioni professionali.

Cosa fare subito in farmacia

Per adeguarsi in modo corretto e tempestivo alla Legge 132/2025, le farmacie dovrebbero:

  • Aggiornare l’informativa privacy e i documenti di consenso, inserendo un riferimento esplicito all’uso di AI;
  • Mappare i sistemi intelligenti già in uso (gestionali, CRM, chatbot, piattaforme di analisi dati);
  • Verificare la conformità al GDPR e alle disposizioni sulla protezione dei dati sanitari;
  • Formare il personale sull’uso corretto e consapevole dell’AI e sulle modalità di comunicazione al cliente;
  • Conservare la documentazione che attesti l’avvenuta informazione e il consenso del cliente, se previsto.

L’approccio OkPrivacy

Gli esperti di OkPrivacy, il servizio di consulenza legale e privacy del gruppo Consulcesi & Partners, sottolineano che la Legge 132/2025 rappresenta anche un’opportunità per le farmacie:

“Essere trasparenti sull’uso dell’AI non è solo un obbligo normativo, ma un modo per rafforzare la fiducia dei clienti e valorizzare la competenza professionale del farmacista".

OkPrivacy supporta le farmacie nella verifica della conformità e nell’aggiornamento delle informative e dei moduli, offrendo una valutazione personalizzata dei processi digitali in uso.

Hai già verificato se i sistemi digitali della tua farmacia rispettano le nuove regole sull’uso dell’intelligenza artificiale?

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